Senza abbassare la guardia, oggi godiamoci il momento.
Dopo 2 anni e 2 mesi da oggi potremo davvero riprendere a vivere come avevamo fatto fino a febbraio 2020 ed è una VITTORIA per tutti noi che abbiamo sempre messo in discussione le modalità di gestione della crisi pandemica.
Dopo l’ultimo colpo di coda del dragone che, contra legem e in contrasto con una sentenza della Corte Costituzionale come esposto nella denuncia Libra per la salvaguardia del regime Democratico e Repubblicano , aveva prorogato lo stato di emergenza fino alla fine di marzo e le regole connesse fino al 30 aprile, da oggi non vi è quasi più alcun obbligo legato al regime emergenziale.
Salvo rari e discutibili contesti in cui è ancora richiesto il possesso di un GREEN PASS, il certificato viene momentaneamente accantonato insieme con l’obbligo di nascondere il volto dietro a un dispositivo di filtraggio dell’aria largamente insufficiente da un punto di vista sanitario ma talmente efficace nel condizionare le giovani menti che per le scuole ne è stato mantenuto l’obbligo fino alla fine dell’anno scolastico.
ABBIAMO VINTO perché quella forzatura alla durata dello stato di emergenza in combinato con la sospensione dal lavoro per gli ultra cinquantenni avrebbe dovuto nelle loro intenzioni annientare le ultime sacche di resistenza a questa nuova normalità, ma così non è stato.
Sono assolutamente certo che, senza il nostro rifiuto a subire la violenza di un trattamento dall’incerta efficacia e dalla elevata pericolosità potenziale, quello stato di emergenza sarebbe stato ulteriormente prorogato un’infinità di volte e con esso tutte le regole e gli obblighi che ci hanno accompagnato in questi anni.
Certo ABBIAMO VINTO solo una battaglia e non possiamo pensare che chi ha giocato con le nostre vite in questi anni si arrenda e abbandoni i suoi piani, ma DOBBIAMO ESSERE FIERI di averlo costretto a battere in ritirata.
Oggi godiamoci questa vittoria, ma da domani ricominciamo subito con rinnovato impegno e determinazione a unire le nostre forze per promuovere il modello di società che vogliamo senza aspettare ulteriori vessazioni cui opporci
Luca Rossi referente attivisti gruppo Libra